Bovolenta, in direzione Casalserugo
by admin on Nov.06, 2010, under Italia
Siamo arrivati a Bovolenta alle 15:00, al quarto giorno dopo arrivo dell’acqua.
Partiti con l’intenzione di documentare quello che non fa notizia sulle reti principali della televisione e radio italiana.
Il livello dell’acquaè gia calato di circa un metro. Su alcune foto si può vedere fino dove l’acqua arrivava mercoledì.
Finchè siamo lì vediamo come continuano arrivare le pompe per acqua. Finalmente anche grosse. Fino a poco tempo prima le pompe più potenti le avevano solo due contadini con i trattori venuti ad aiutare da Pontelongo di propria volontà.
A Bovolenta ci sono due idrovore: una costruita ai tempi di Mussolini e un altra 2 anni fa. La prima funziona al 100%, la seconda – al 25%. Quando sono riusciti a metterla in moto hanno scoperto che lanciata a piena potenza erode l’argine. Come è stato fatto il collaudo di questa macchina?
Le strade sono tutti chiuse dalla protezione civile e lasciano entrare solo gli abitanti e i mezzi di soccorso. Camminiamo sull’argine lungo il Bacchiglione. Al ritorno troviamo che anche questo passaggio è stato chiuso.
Bertolaso aveva dato l’ordine aprire l’argine a Polverara. Voci di corridoio dicono che a questo punto sia intervenuto Luca Zaia e che abbia rispedito Bertolaso indietro evitando il raddopio dei danni. Adesso possiamo renderci conto di cosa poteva capitare a noi, cittadini del Piovese se l’ordine fosse stato eseguito.
In internet ho trovato un video della stessa Zona Industriale di Bovolenta
Rimangono delle domande. Tante domande: perché una volta sapevano che le strade bisognava costruirle rialzate e adesso non lo ricordano più? Perché nessuno ricorda mai, che viviamo sotto il livello dell’acqua dei canali? E alla fine: perché Italia si è girata con la schiena e fa finta di non sentire quando il Veneto chiede aiuto? E, a proposito, voi credete ancora all’Italia unita?